Nova Sera: parliamo di criptovalute ed NFT

Come valutare una collezione NFT prima della public sale?

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I token non fungibili, meglio conosciuti come NFT sono una tecnologia di nicchia della blockchain, che nel corso degli anni passati era stata abbastanza snobbata dagli addetti ai lavori. Tuttavia nell’ultimo periodo, gli NFT hanno saputo conquistare le luci della ribalta divenendo apprezzati da un più ampio pubblico e portando una ventata di innovazione al mercato dell’arte, tanto che alcuni di questi token non fungibili sono stati venduti all’asta per svariati milioni di dollari dalle più prestigiose case d’asta al mondo, come Sotheby’s e Christie’s.

Ora il mondo degli NFT è in grande fermento e ogni giorno nascono centinaia di collezioni pronte a essere vendute ai migliori offerenti. Ma qual è il reale valore di un NFT? Come mai alcune di queste collezioni arrivano a valere una fortuna, mentre altre cadono nel dimenticatoio?

In questo articolo, cercherò di condividere con te la mia esperienza nel mondo degli NFT, spiegando quali sono, secondo il mio punto di vista, gli elementi da analizzare per valutare se una collezione ha del potenziale e se il suo valore può crescere nel tempo dopo la public sale.

Di seguito leggerai le mie personali valutazioni che utilizzo per capire se mi conviene partecipare alla vendita pubblica di una collezione NFT. Dato che sono valutazioni personali, sono puramente soggettive e non vanno considerate come delle regole auree per investire nel mondo degli NFT. Anzi, ci tengo a precisare che in questo mondo, altamente speculativo, è molto rischioso operare e ci sono buone probabilità di perdere tutti i soldi che si decidono di impiegare.

Disclaimer: tutte le informazioni contenute in questo articolo rappresentano esclusivamente l’opinione personale dell’autore (non un consiglio o una consulenza finanziaria di alcun genere). Non devono essere utilizzate in un’attività finanziaria. Questo articolo non ha l’obiettivo di incoraggiare o consigliare l’investimento o trading o l’acquisto di criptovalute.

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Twitter e Discord

Il primo passo per entrare nel mondo degli NFT è quello di poter seguire i progetti da vicino. I due canali di comunicazione più utilizzati in questo mercato sono Twitter e Discord.

Twitter è il social network degli annunci. Questo canale viene utilizzato dai progetti per condividere le novità più importanti, rilasciare annunci e per interagire con gli utenti che hanno deciso di seguire il progetto.

Puoi considerare Twitter come un’agenzia stampa, una sorta di Ansa specifica per ogni singolo progetto che rilascia brevi annunci in merito ai suoi sviluppi. Per esempio vengono annunciati, contest, collaborazioni, date e orari di pre e il public sale e così via.

Per chi come me ha vissuto il periodo dei forum, puoi considerare Discord come l’evoluzione del forum. Si tratta di un luogo virtuale dove è possibile interagire con gli altri utenti interessati al progetto e con i fautori del progetto stesso.

Generalmente ogni progetto crea il proprio server su Discord, al cui interno sono suddivisi i diversi canali. I canali possono essere aperti a tutti, riservati solo a determinati utenti, oppure bloccati, nel senso che solo gli amministratori possono scriverci.

Discord è il cuore pulsante del progetto. Se su Twitter si possono leggere gli annunci e le novità, su Discord si possono leggere gli approfondimenti e si può partecipare alla “vita” del progetto.

Quando si investono 3/400$, se non 3/4000$ per un’immagine o un video virtuale, probabilmente è il caso di approfondire la questione, perciò Discord è il luogo ideale dove reperire informazioni e comunicare con gli altri utenti. Inoltre per i progetti, Discord è anche il canale dove far crescere la propria comunità, infatti uno dei fattori che porta al successo un progetto, è proprio la comunità che si crea attorno al progetto.

In conclusione l’utente medio che decide di investire, o che ha intenzione di investire su una determinata collezione NFT, segue Twitter per ricevere rapidi aggiornamenti in merito agli sviluppi del progetto ed entra nel server Discord per poter approfondire la questione.

Perciò se vuoi tastare il polso della situazione, dovrai saperti muovere su Twitter e Discord. Ovviamente senza avere un account su questi canali, l’accesso ti sarà precluso.

1. Chi ha “suggerito” la collezione NFT?

Quando cerco di capire il potenziale di un progetto, penso a chi ha portato alla mia attenzione una determinata collezione NFT. Anche se può sembrare assurdo (ma poi ti renderai conto che è una cosa banale), la fonte che mi ha fatto conoscere un determinato NFT o una collezione ha un forte peso sul valore o sul potenziale degli stessi.

Infatti se apprendo da Wired[1] che il campione Nba Steph Curry ha acquistato una Bored Ape Yacht Club[2] per 180 mila dollari, sono abbastanza in ritardo se voglio investire anch’io e non ho grandi capitali. Infatti nel momento in cui una collezione o un NFT raggiunge i grandi media, il suo valore è già cresciuto esponenzialmente, perciò il suo potenziale è già stato espresso (anche se non è da escludere che possa crescere in futuro).

Bored Ape Yatch Club su Wired
Bored Ape Yatch Club su Wired

Se invece è stato “l’influencer” su Twitter, che ogni due giorni suggerisce una nuova collezione NFT, mi si accende un campanello d’allarme e vado ad analizzare più nel dettaglio il progetto (nei punti successivi leggerai come).

Infatti, molto spesso gli influencer (anche se hanno la spunta blu) tendono ad enfatizzare le potenzialità di un progetto, soprattutto in virtù del fatto che quel progetto li ha pagati per far parlare dei loro NFT.

Esempio di influencer che sponsorizza collezione NFT
Esempio di influencer che sponsorizza collezione NFT

Poi esiste il mare magnum di siti che parlano di NFT che possono farmi conoscere un progetto interessante. Per esempio su Rarity.tools[3] o su Cryptofoxtrot[4] vengono mostrate le collezioni in procinto di partire con la vendita pubblica.

In questi casi leggo le informazioni riguardanti il progetto e poi faccio le mie ricerche e le mie valutazioni.

2. Valutare l’hype

Anche se hype può essere tradotto come “montatura”, nel mondo delle criptovalute e degli NFT, il termine può essere utilizzato con un accezione positiva, in quanto vi sono progetti con molto hype che riescono a soddisfare le aspettative e a crescere dopo la public sale.

Valutare l’hype non è semplice, infatti vi sono progetti con hype montato e altri invece con hype naturale.

Per capire se l’hype di un progetto è montato o naturale, valuto tre cose:

  • sito internet
  • canale Twitter
  • server Discord

Sito internet

Devo ammettere che il sito internet è l’elemento che meno mi aiuta a capire l’hype di un progetto. Infatti mi sono trovato di fronte a siti molto scarni, ma che hanno saputo costruire una buona community, per esempio il progetto NFT Lucky Sloths ha un sito orribile[5], ma ha saputo far crescere il valore dei propri NFT da un prezzo di conio di 0.01 ETH a oltre 0.10 ETH (nel momento in cui scrivo).

Altri progetti hanno siti accattivanti, per esempio Vault of Gems [6], ma non hanno saputo fare il sold-out della collezione, rimanendo bloccati in una sorta di limbo (inizialmente Vault of Gems era una collezione di 12.345 NFT, ma non essendo riusciti a venderne abbastanza, hanno ridotto la supply a 5.000).

Canale Twitter

Twitter

Generalmente, quando sono interessato a una collezione NFT, seguo il canale Twitter del progetto, così da restare aggiornato sugli sviluppi. Mi sembra abbastanza logico questo comportamento e mi aspetto che altri collezionisti come me, seguano i diversi canali Twitter per approfondire le proprie conoscenze.

Proprio per questo motivo, si accende un campanello d’allarme quando il canale Twitter di una collezione da 10 mila NFT ha qualche centinaia di follower o poche migliaia (tipo 2 o 3 mila).

Però allo stesso tempo, il campanello d’allarme si accende quando ci sono canali Twitter con numeri impressionanti, ma poche interazioni con i tweet. Per esempio se vedo un profilo Twitter con 10 mila followers, ma i tweet ricevono poche decine di like e qualche retweet, c’è qualcosa che non va.

Per valutare una parte dei follower di un profilo Twitter, utilizzo questo strumento online (gratuito per valutare fino a 5 mila followers): https://www.followeraudit.com/fake-follower-audit.

In alcune circostanze i numeri su Twitter sono gonfiati perché:

  • sono stati comprati followers
  • sono stati abusati incentivi per far seguire il profilo (es: segui il profilo Twitter per ricevere un NFT gratis e tagga 3 amici)

Infine cerco di capire se i numeri discordano molto da quelli del server su Discord.

Server Discord

Discord

Oltre al canale Twitter, se sono interessato a una collezione NFT, tendo a entrare nel canale Discord di un determinato progetto.

Ritengo Discord ancor più importante di Twitter, perché qui è possibile interagire con gli altri utenti e leggere in maniera più approfondita gli annunci e le novità rilasciate dagli sviluppatori del progetto.

Anche su Discord i numeri possono essere gonfiati, ma si può facilmente capire. Infatti basterà vedere quanto sono attivi gli utenti nei vari canali all’interno del server o confrontare i numeri con Twitter.

Un server Discord con 40 mila membri e un profilo Twitter con poche migliaia, è poco credibile e fa accendere un campanello d’allarme.

Per esempio mi sono imbattuto nel server Discord della collezione NFT Vault of Gems. Aveva più di 40 mila membri, ma il canale Twitter poche migliaia. Alla fine non riuscirono a vendere l’intera collezione.

La mia regola personale sull’hype

Se vi è del sano hype, i numeri tra Twitter e Discord saranno simili (per esempio il progetto Sneaky Vampire Syndicate ha 38 mila membri su Discord e 32 mila followers su Twitter) e le interazioni saranno adeguate al numero di seguaci.

Se vedo che questi numeri non sono bilanciati, scarto la collezione, in quanto mi trovo di fronte a una montatura. In poche parole, non esistono scorciatoie, per far crescere la community bisogna far tanta pubblicità, comprare follower o lanciare una promozione dopo l’altra, non fanno bene al progetto.

3. Minting price (prezzo per coniare un NFT)

Uno dei termini da imparare nel mondo degli NFT è “minting”. Tradotto letteralmente, significa “coniare”. Perciò dopo l’hype, il primo aspetto che tengo in considerazione quando valuto l’acquisto di un NFT è il suo prezzo di conio (minting price).

Per tornare all’esempio della collezione Bored Ape Yacht Club (il cui attuale prezzo minimo di mercato è di circa 35 ETH), il prezzo di conio per un singolo NFT durante la vendita pubblica, avvenuta a fine aprile 2021, era di 0,08 ETH.

Poi per circa un mese il prezzo rimase sotto a 1 ETH per poi crescere in maniera esponenziale ad agosto, fino ad arrivare ai valori attuali.

Grafico del prezzo della collezione Bored Ape Yacht Club su OpenSea
Grafico del prezzo della collezione Bored Ape Yacht Club su OpenSea[7]

Altri progetti invece, decidono un prezzo di conio molto più alto. Uno degli esempi più eclatanti è la collezione dello youtuber americano Logan Paul[8].

Infatti gli NFT della collezione Logan Paul Digital Collectibles Store avevano un prezzo di conio di 1 ETH al momento della vendita pubblica nella seconda metà di febbraio.

Da allora il prezzo per gli NFT di questa collezione ha continuato a scendere, senza mai tornare al valore iniziale.

Come valutare una collezione NFT prima della public sale?
Grafico del prezzo della collezione Logan Paul Digital Collectibles Store su OpenSea[9]

Perché questa differenza abissale tra le due collezioni?

Da un lato c’è Yuga Labs, azienda praticamente sconosciuta e costituita nel febbraio 2021 in Delaware[10], dall’altro c’è uno youtuber di fama mondiale.

Logan Paul, grazie alla sua fama, ha saputo generare molto hype per il lancio della sua collezione, fissando un prezzo di conio esagerato. In questo modo ha potuto incassare velocemente i proventi della collezione senza poi interessarsi del futuro successo della stessa. Infatti dopo il lancio della collezione l’hype è diminuito e i potenziali acquirenti non erano più disposti ad acquistare un NFT della collezione a 1 ETH.

Invece il lancio delle Bored Ape Yacht Club ha avuto molto meno hype rispetto alla collezione di Logan Pual e il prezzo di conio era significativamente più basso. Questo perché altrimenti, per la legge della domanda[11], nessuno sarebbe stato disposto a comprare gli NFT dato che erano realizzati da un’azienda sconosciuta.

Il team di Yuga Labs ha successivamente lavorato per far crescere l’interesse nei confronti della collezione, così da far aumentare il desiderio di possedere un NFT e di conseguenza far aumentare il prezzo di mercato. In buona sostanza mentre l’offerta di NFT rimaneva invariata, la domanda aumentava, perciò i potenziali acquirenti erano disposti ad offrire prezzi più alti pur di comprare un NFT della collezione.

Nel mentre Yuga Labs guadagnava dalle royalties del mercato secondario; infatti ad ogni vendita di un NFT della collezione, il team guadagna una percentuale.

La mia regola personale sul minting price

È sempre un bene quando vi è molto hype prima della vendita pubblica di una collezione di NFT. Tuttavia sono molto attento a valutare il prezzo di conio iniziale di un singolo NFT (il minting price).

Perché se vi è molto hype, ma il prezzo di conio è alto (per me è alto quando supera 0.1 ETH) è difficile che nel mercato secondario l’offerta superi la domanda (per la legge della domanda), in altre parole che il prezzo aumenti ancora.

La mia regola è quindi quella di trovare progetti che abbiano un buon hype e il cui prezzo di conio iniziale sia inferiore a 0.1 ETH, meglio se nel range tra 0.01 e 0.08 ETH.

4. Numero di NFT coniabili nella public sale

Un altro aspetto che valuto attentamente è il numero di NFT che un singolo wallet può coniare al momento della vendita pubblica e il numero di transazioni massime che può effettuare.

Ipotizziamo che una collezione sia composta da 10 mila NFT e che il prezzo di conio per singolo NFT sia di 0,08 ETH. In questo caso ipotetico, il costo per coniare tutta la collezione è di 800 ETH ovvero circa 2 milioni e mezzo di dollari (gas fees escluse). E per un collezionista abbiente, ovvero la classica balena, non sarebbe un problema coniare gran parte della collezione se non vi fosse un limite.

Esempio numero massimo di NFT coniabili (10 per la collezione NFT Pancake Squad)
Esempio numero massimo di NFT coniabili (10 per la collezione NFT Pancake Squad)

Senza limite ci si troverebbe di fronte a una situazione di oligopolio da parte di pochi collezionisti, che proverebbero a vendere a prezzi altissimi, o comporterebbe la morte della collezione stessa, dato che molto dell’hype e del valore, viene dato dall’entusiasmo della community che si forma attorno al progetto.

La mia regola personale sul numero massimo di NFT

Preferisco partecipare alla vendita pubblica di collezioni dove ogni singolo wallet non può coniare più di 10 NFT. Questo per evitare che vi siano pochi utenti che possano accaparrarsi la maggior parte delle opere.

Scelgo di comprare gli NFT di una collezione che permetta a un più ampio numero di utenti di entrare, perché questo aiuterà ad aumentare il valore dopo la vendita pubblica. Infatti vi saranno molti più utenti che esprimeranno il loro entusiasmo sui social, catturando l’attenzione di altri utenti, generando un buon hype e il desiderio di possedere un NFT di questa collezione.

In conclusione

Il mondo degli NFT è ricco di insidie e bisogna tenere gli occhi bene aperti per non comprare un file che non vale nulla.

Per valutare se vale la pena di provare a comprare un NFT di una collezione durante la vendita pubblica (public sale), ritengo fondamentale valutare alcuni aspetti del progetto.

Nel dettaglio valuto:

  1. Chi mi ha suggerito la collezione? Si tratta di un influencer che consiglia su commissione o un sito che elenca i le future public sale?
  2. Si è creato hype attorno alla collezione? Si tratta di una montatura, oppure è reale e c’è una community entusiasta di questo progetto?
  3. Quanto costa coniare un NFT? Ci saranno potenziali acquirenti che saranno disposti a spendere di più in futuro per comprare uno di questi NFT?
  4. Quanti NFT può coniare un wallet? C’è un sistema per evitare che pochi utenti comprino la maggior parte della collezione?

Cercando di rispondere nel modo più obiettivo possibile a queste domande, cerco di capire se mi conviene partecipare a una public sale o se passare al progetto successivo.

Tu fai altre valutazioni? Se hai voglia di condividere la tua opinione, scrivi un commento in questo articolo.

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2 commenti su “Come valutare una collezione NFT prima della public sale?”

  1. Hai dei consigli anche su come entrare una pre sales sul sito privato? Mi sono trovato spesso in coda e non poter acquistare in pre sales

    Rispondi
    • Ciao, per poter comprare un NFT in pre-sale è necessario ottenere un posto nella whitelist (se i progetti prevedono pre-sale).
      Ogni progetto ha regole differenti per ottenere i posti nella whitelist. Per capirlo, solitamente c’è il canale #faq nel server Discord.
      Il consiglio è di capire bene cosa bisogna fare per ottenere il posto in whitelist (tipo se è aiutare la community, può essere utile creare delle infografiche o altro materiale informativo).

      Rispondi

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