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Prima di acquistare in maniera impulsiva Bitcoin, sarebbe meglio approfondire alcuni dei suoi aspetti fondamentali. Per esempio è molto importante capire cos’è la total supply, ovvero quanti Bitcoin totali saranno presenti nel mondo e quando questo avverrà.
Per aiutarti a comprendere questo concetto, potresti provare a paragonare Bitcoin all’oro. Sappiamo che nel mondo esiste una quantità finita di oro, tuttavia per poterlo usare è necessaria un’attività mineraria, infatti l’oro che sta circolando al giorno d’oggi è stato estratto dalle miniere negli anni passati.
Anche Bitcoin (leggi anche la guida: “Come comprare criptovalute su Coinbase“) è disponibile in una quantità finita e come l’oro deve essere estratto per poterlo usare. Tuttavia al contrario dell’oro che viene estratto attraverso dinamite e piccozza, l’attività mineraria (chiamata mining) per l’estrazione di Bitcoin è digitale [1], ovvero attraverso dei potenti computer in grado di eseguire calcoli complessi. Chi si occupa di questa attività mineraria è chiamato miner (che tradotto in italiano significa “minatore”).

In questo caso la vera differenza tra Bitcoin e oro è che per Bitcoin conosciamo qual è la quantità totale, mentre per l’oro non lo si sa. Inoltre per Bitcoin conosciamo anche il ritmo con cui vengono estratte le “monete”.
Per questo motivo sappiamo che esisteranno in totale 21 milioni di Bitcoin. In media, questi Bitcoin vengono estratti a un ritmo fisso di 1 blocco ogni 10 minuti. Inoltre la quantità di Bitcoin rilasciata ad ogni blocco si riduce del 50% ogni 4 anni [2].
Disclaimer: tutte le informazioni contenute in questo articolo sono di carattere esclusivamente EDUCATIVO. Non sono intese come consulenza finanziaria e non hanno l’obiettivo di incoraggiare o consigliare l’investimento o trading o l’acquisto di criptovalute. Novasera non è responsabile di eventuali errori o comportamenti disonesti degli Exchange, criptovalute o altri operatori del settore crypto.
Quanti Bitcoin devono ancora essere estratti?
Come hai appena potuto apprendere, la total supply è di 21 milioni di Bitcoin, ovvero possono essere generati un totale di 21 milioni di Bitcoin. Una volta che i miners (i minatori) hanno sbloccato questa quantità, la fornitura sarà esaurita.

Nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo (09 febbraio 2021 ndr), sono stati estratti 18.624.181 Bitcoin: l’88,69% dei Bitcoin totali.
Tuttavia sono in corso numerosi dibattiti in merito alla total supply di Bitcoin e alcuni ritengono che sia possibile una modifica al protocollo di Bitcoin per consentirne una produzione maggiore, anche se al momento questo scenario non è dato per certo.
Ricompense per l’estrazione di Bitcoin
I primi 18,6 milioni di Bitcoin sono stati estratti nei dieci anni dal lancio iniziale della rete Bitcoin. Dato che devono ancora essere estratti solo 2,4 milioni di Bitcoin, potrebbe sembrare che siamo entrati nella fase finale del mining. Questo è vero, ma in un senso limitato. Perché se è vero che la maggior parte dei Bitcoin sono già stati estratti, la linea temporale di estrazione è più complessa di quanto possa sembrare.

Per spiegarlo in maniera semplificata, il processo di estrazione di Bitcoin premia i minatori con una commissione dopo aver verificato con successo un blocco [3]. Questo processo si adatta nel tempo. Quando Bitcoin è stato lanciato per la prima volta, la ricompensa era di 50 Bitcoin per blocco.
Dopodiché, la ricompensa è stata dimezzata ogni 4 anni:
- 25 Bitcoin nel 2012
- 12,5 Bitcoin nel 2016
- 6,25 Bitcoin nel 2020
La ricompensa per i minatori continuerà a dimezzarsi ogni quattro anni fino a quando l’ultimo Bitcoin sarà stato estratto. E in base al protocollo della rete, l’anno in cui l’ultimo Bitcoin verrà estratto sarà il 2140 circa. Tuttavia, anche in questo caso, è possibile che il protocollo della rete Bitcoin venga cambiato nel corso degli anni.
L’impatto della total supply sui minatori
Se pensiamo all’oro, i minatori non avranno più un lavoro quando sarà estratto tutto l’oro del mondo. Sarà la stessa cosa per i minatori di Bitcoin?
In realtà per Bitcoin la faccenda è più complessa, perché i minatori servono sia per estrarre nuove monete sia per convalidare le transazioni sulla rete. Infatti ogni volta che viene effettuata una transazione, viene applicata una commissione, denominata tassa di transazione [4]. Questa tassa non è fissa e può anche essere azzerata, tuttavia meno si paga, più tempo ci vorrà affinché la transazione venga convalidata sulla rete.
Ad oggi le commissioni costano poche centinaia di dollari per blocco, ma potrebbero potenzialmente salire a molte migliaia di dollari per blocco, specialmente quando il numero di transazioni sulla blockchain crescono e quando il prezzo di un Bitcoin aumenta.
In conclusione
Dobbiamo attendere più di 100 anni prima che l’ultimo Bitcoin venga estratto.
In realtà, con l’avvicinarsi dell’anno 2140, i minatori passeranno decadi a ricevere ricompense che sono solo piccole porzioni del Bitcoin finale da estrarre. Però credo che la significativa diminuzione della ricompensa potrebbe comportare un radicale cambiamento sul processo di estrazione prima della scadenza del 2140.
Per il momento, il protocollo Bitcoin potrebbe generare una spirale deflazionistica che poco si adatta ad essere utilizzato come sistema monetario. Non a caso Tesla annunciando l’acquisto di 1,5 milioni di Bitcoin [5] conferma più una vocazione della criptovaluta come asset, ovvero come strumento di copertura valutaria più che come una moneta circolante.
Riferimenti
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