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Cos’è la frase mnemonica?

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La frase mnemonica, spesso chiamata anche seed phrase o recovery phrase, è una sequenza di parole inglesi che rappresentano (codificano) un numero casuale usato come seme (seed) per generare un portafoglio deterministico[1].

Detto in parole più semplici, la frase mnemonica è una sequenza di parole (solitamente 12 o 24) che permettono di “sbloccare” la gestione dei fondi di un wallet.

Se per esempio condivido la mia frase mnemonica con una persona, questa persona può gestire i fondi del mio portafoglio senza dover chiedere la mia approvazione anche se a livello di wallet installato nel dispositivo (come lo smartphone) ho impostato una password.

Se ti sembra impossibile, potresti pensare alla blockchain come a un registro pubblico conservato su molti computer in tutto il mondo, piuttosto che in un unico luogo. Quando parliamo di wallet nel contesto delle criptovalute, puoi pensare a un software (programma o applicazione) che ti permette di interagire con la blockchain per inviare o ricevere fondi.[2] I fondi sono “registrati” nella blockchain con un indirizzo specifico che corrisponde al tuo wallet. Quindi, anche se imposti una password nel tuo dispositivo, i fondi nel tuo wallet possono essere gestiti importando le chiavi private attraverso la frase mnemonica. Infatti ciò che conta è la frase mnemonica e le chiavi private che permettono l’accesso e la gestione di questi fondi sulla blockchain, non il dispositivo stesso.

Perciò i fondi sono “registrati” nella blockchain, mentre per una più facile gestione del portafoglio vengono utilizzati i wallet gerarchici deterministici.

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Cosa sono i wallet gerarchici deterministici?

I wallet gerarchici deterministici sono composti da un singolo seme (seed), che non è altro che una stringa esadecimale di byte di lunghezza variabile compresa tra 128 e 512 bit.[3] Per esempio questo di seguito è un seed:

0C1E24E5917779D297E14D45F14E1A1A

Definito questo seme, lo stesso viene utilizzato per generare le chiavi private e i corrispondenti indirizzi pubblici secondo una struttura ad albero che permette teoricamente la creazione di un numero illimitato di chiavi private.

Una volta generate le chiavi private e gli indirizzi pubblici, l’utente può:

  • Farsi pagare dalle altre persone condividendo il proprio indirizzo pubblico (una sorta di IBAN)
  • Trasferire i fondi ricevuti su un indirizzo pubblico, firmando la transazione utilizzando la corrispondente chiave privata

Inoltre l’utente può utilizzare il seed come backup per ricreare le chiavi private e i corrispondenti indirizzi pubblici in tutti i dispositivi che desidera. Perciò può accedere ai propri fondi ovunque nel mondo semplicemente importando la stringa di codice vista in precedenza su un qualsiasi wallet.

Il problema del seed

Grazie al seed è quindi possibile generare chiavi private e indirizzi pubblici.

Tuttavia il seed è una stringa di caratteri difficilmente memorizzabile, trascrivibile o leggibile. Questa stringa può essere facilmente sbagliata e l’utente potrebbe non eseguire correttamente il backup perdendo di fatto l’accesso ai propri fondi.

Per questo motivo è stata introdotta una proposta di miglioramento, conosciuta come BIP-0039 che permette la derivazione (generazione) del seed da una frase mnemonica.

La frase mnemonica introdotta con la BIP-0039

La BIP-0039 (ovvero la Bitcoin Improvement Proposal 0039) dice che una frase mnemonica è più semplice da gestire per gli utenti rispetto alla rappresentazioni binarie o esadecimali grezze di un seed[4]. Questo perché la frase mnemonica è una lista di parole che risultano più facilmente trascrivibili e leggibili rispetto a una stringa di codice.

La frase mnemonica introdotta con la BIP-0039 viene generata da una lista di 2048 parole[5] e dato che la maggior parte dei portafogli BIP39 supporta solo l’elenco di parole in inglese, viene sconsigliato l’uso di elenchi di parole non in inglese per la generazione di queste frasi.

Con la BIP-0039 l’utente prima genera la frase mnemonica e da questa viene derivato il seed attraverso una funzione hash.

Grazie a questa derivazione del seed a partire dalla frase mnemonica, l’utente non è più tenuto a salvare il seed, ma solo la frase mnemonica che risulta più facile da gestire.

In conclusione

La frase mnemonica è una lista di parole inglesi (generalmente 12 o 24) che permettono il backup di un wallet Bitcoin o di altre criptovalute.

Con l’introduzione della BIP-0039 l’utente:

  1. Genera una lista di parole (solitamente 12 o 24) che gli servono come backup del wallet
  2. Da questa lista di parole inglesi viene generato il seed tramite una funzione hash
  3. Dal seed vengono generate le chiavi private e i relativi indirizzi pubblici (teoricamente infiniti) grazie ai quali l’utente può pagare gli altri e farsi pagare

Con l’introduzione delle frasi mnemoniche è stato abbassato in modo significativo la barriera d’ingresso nell’ecosistema Bitcoin (e delle criptovalute), semplificando il backup e il ripristino dei wallet.[6]

Da notare che i fondi sono “registrati” all’interno della blockchain, mentre la frase mnemonica e le chiavi private dei singoli indirizzi pubblici permettono l’accesso e la gestione di questi fondi. Per questo motivo è fondamentale gestire con estrema cautela e sicurezza la custodia della frase mnemonica, infatti persa questa non si avrà più accesso ai fondi. Allo stesso modo, se condivisa con qualcuno, questo potrà gestire i fondi al posto tuo anche se a livello di dispositivo avevi impostato una password.

Riferimenti

Riferimenti
1 Antonopoulos, A. M. (2017). Mastering Bitcoin: Programming the Open Blockchain. Stati Uniti: O’Reilly Media.
2 Tapscott, D., Tapscott, A. (2016). Blockchain Revolution: How the Technology Behind Bitcoin Is Changing Money, Business, and the World. Stati Uniti: Penguin Publishing Group.
3 Standard BIP-0032
4 BIP-0039
5 Wordlist BIP-0039
6 Narayanan, A., Bonneau, J., Felten, E., Miller, A., Goldfeder, S. (2016). Bitcoin and Cryptocurrency Technologies: A Comprehensive Introduction. Regno Unito: Princeton University Press.

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