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Tutto ebbe inizio il 12 gennaio 2022 quando un nuovo utente entrò nel gruppo Telegram di NovaSera.
Il suo primo messaggio fu molto diretto, pubblicò il link all’articolo “Come valutare una collezione NFT prima della public sale” e chiese da chi fosse stato scritto.

Come puoi immaginare, essendo l’autore dell’articolo nonché il moderatore del gruppo, la mia risposta fu abbastanza immediata. Risposi che l’articolo lo avevo scritto io sulla base dell’esperienza maturata nel campo degli NFT (esperienza maturata osservando il mercato e acquistando NFT nel corso del tempo).
Leggendo le mie risposte, l’utente che si firmava Giorgio Troìa, pubblicò il link di un libro scritto da Kevin W. Allen, da non confondere con l’autore Kevin Allen [1].
Fece riferimento al capitolo 10 e sostenne che il mio articolo non era altro che una traduzione letterale del libro.
Poi ebbe uno slancio moralizzatore:
“Questo è semplicemente per far capire che per creare una community bisogna per prima cosa essere trasparenti”

Gli feci presente che non avevo copiato il testo in inglese per poi tradurlo in italiano, ma che probabilmente era successo l’opposto. Giorgio Troìa portò avanti la sua tesi, affermando che il mio articolo fosse un plagio del capitolo del libro.
In quel momento per dimostrare l’originalità del mio scritto, feci presente che la data di pubblicazione dell’articolo, era antecedente rispetto alla pubblicazione del libro (su Amazon.com), ma la sua risposta fu molto scettica.

A distanza di giorni capii come mai Giorgio Troìa entrò nel gruppo Telegram di NovaSera con quello slancio moralizzatore. Il suo obiettivo era quello di screditare un rivale, poiché considerava il nostro gruppo una sorta di concorrente alla sua pagina Instagram che pubblicizzò agli utenti di NovaSera.
Ovviamente fu bannato.
Chi ha copiato chi?
Dopo che le acque si furono calmate, decisi di prendere in mano il capitolo 10 di questo libro, per capire se effettivamente l’articolo pubblicato su NovaSera aveva subito un plagio.
Ebbi la conferma iniziando a leggere il capitolo incriminato. La traduzione dall’italiano all’inglese era letterale e automatica senza, alcuna revisione, tanto che alcune frasi risultavano grottesche per un lettore anglofono.
Vediamone alcune qui di seguito.

Originale
Puoi considerare Twitter come un’agenzia stampa, una sorta di Ansa specifica per ogni singolo progetto che rilascia brevi annunci in merito ai suoi sviluppi.
Traduzione automatica
You can consider Twitter as a press agency, a kind of Ansa specific to each project that releases short announcements about its developments.
In inglese la frase risulta sgrammaticata, ma a parte questo, perché un autore americano farebbe riferimento all’Ansa, l’Agenzia Nazionale Stampa Associata italiana?
Magari l’ANSA è un’agenzia conosciuta in tutto il mondo, quindi vediamo quali altre frasi possono risultare poco coerenti per un libro in inglese.
Originale
Anche se hype può essere tradotto come “montatura”
Traduzione automatica
Although hype can be translated as “hype”
L’articolo originale si rivolge a un pubblico italiano che non necessariamente conosce il termine inglese hype, per questo motivo sentivo l’esigenza di tradurre tale termine nella nostra lingua. Nel libro in inglese, l’autore traduceva la parola hype con hype.
Diciamo che un lettore anglofono potrebbe aver trovato alquanto strana questa traduzione.
Una frase analoga la possiamo trovare quando traduco il verbo “to mint”.
Originale
Uno dei termini da imparare nel mondo degli NFT è “minting”. Tradotto letteralmente, significa “coniare”.
Traduzione automatica
One of the terms to learn in the NFT world is “minting.” Literally translated, it means “minting.”
Come nel caso precedente, l’articolo originale traduce un anglicismo al pubblico italiano. Nel libro in inglese, l’autore sentiva l’esigenza di tradurre il verbo minting con minting.
Che fine ha fatto il “libro” in vendita su Amazon?
Il “libro” intitolato “NFT Investing for Beginners” scritto dall’autore Kevin W. Allen e auto pubblicato (ovvero senza casa editrice), fu rimosso da tutti i siti Amazon.

Infatti, dopo aver presentato il reclamo per violazione del copyright, Amazon decise di rimuoverlo da tutti i suoi siti.
Inoltre dato che il capitolo 10 era stato realizzato traducendo in maniera automatizzata il mio articolo senza alcuna revisione, ho il ragionevole dubbio che tutte le valutazioni fossero false (8 valutazioni a 5 stelle e 1 valutazione a 4 stelle, tutte senza commento).
La morale: a meno che non si conosca l’autore, i libri self-publishing possono essere un grande inganno per i lettori.
Riferimenti
↑1 | Leggi chi è Kevin Allen su Wikipedia |
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